VISIETE MAI CHIESTI PERCHÈ SPESSO FACENDO LA STESSA RICERCA DA COMPUTER DIVERSI SI OTTENGONO RISULTATI DIFFERENTI?

Questo è un problema che affligge molti clienti che dovrebbero però comprendere come Google agisce per risponderci all’invio della nostra query, ovvero della nostra ricerca.

Spesso infatti ci imbattiamo in lamentele del cliente che dopo aver testato il posizionamento del proprio sito che gli abbiamo realizzato ci dice:
“Ho provato a cercarmi ma da casa mi vedo in seconda pagina, sul pc dal lavoro devo andare molto più in la. Non ci siamo!”
Bene, la risposta per chi è del mestiere è piuttosto semplice ma allo stesso tempo non facile da far comprendere al cliente che è ovviamente a digiuno di certi meccanismi. Provo quindi a dare una risposta nell’intento di chiarire le idee a tanti, compresi clienti e potenziali. Partiamo da come ragiona Google e quali sono le sue intenzioni. Google fa il meglio per fornire risultati personalizzati per singoli utenti. Ovvero mira a dare risultati in base alla frequenza delle nostre ricerche e in base al luogo dal quale cerchiamo. Ovviamente tutto ciò significa che uno stesso utente potrebbe visualizzare risultati diversi, cercando da diverse postazioni, che potrebbero essere ad esempio casa e lavoro.

Infatti Google tiene conto e rileva automaticamente la nostra posizione e ci fornisce risultati personalizzati sulla base della posizione (RISULTATI DI RICERCA LOCALIZZATI). Cio che determina il rilevamento della posizione è basato sia sul nostro indirizzo IP sia sul rilevamento della localizzazioni di ricerca in Google. Possiamo anche specificare una posizione preferita impostando manualmente un indirizzo o una localiltà preferita che verrà poi salvata nei cookie del browser. Per comprendere come i fattori di localizzazione intervengono quasi sempre quando facciamo una ricerca geograficamente mirata e più diretta possiamo fare una prova: Proviamo a cercare le chiavi “stabilimenti balneari vasto” e “stabilimenti balneari” entrambe le ricerche sono fatte con lo stesso browser, lo stesso pc e la stessa impostazione di ricerca del nostro browser settata su Vasto. Noteremo che i risultati sono diversi. Nel primo caso abbiamo fatto una ricerca maggiormente localizzata aggiungendo la parola Vasto. Ne conseguente che il risulatato parte molto vicino alla mia posizione di ricerca. Nel secondo la localizzazione geografica dei risultati è un po più ampia.

Un’altro aspetto da tenere in considerazione sono le ricerche che abbiamo fatto precedentemente e che magari preferiamo.

Anche se non siamo loggati ai servizi di Google, i nostri risultati saranno comunque personalizzati in base a ciò che abbiamo cercato precedentemente che è conservato nella cronologia del browser. I risultati degli utenti non loggati vengono memorizzati da Google attraverso i cookie e comprendendo un periodo di visite di 180 giorni. Pertanto la cronologia delle ricerche precedenti andranno ad influenzare le nostre ricerche attuali. Esempio, se clicchiamo spesso sui link di Amazon, verrà visto da Google come una preferenza e sempre più frequentemente ci dara risultati di Amazon quando andremo ad effettuare le chiamate delle nostre query.

Non solo se siamo loggati a Google l’incremento della personalizzazione dei dati ricercati e quindi dei risultati sarà ampliata notevolmente. Ad incidere sono anche le connessioni al social di Google ovvero Google+, se infatti un appartenente alle nostre cerchie di amici cerca e visita spesso il sito di un ristorante È probabile che quel ristorante lo vedremo in una migliore posizione se lo andassimo a cercare anche solo per la prima volta. In sostanza viviamo in un bolla virtuale che creiamo noi stessi in base alle nostre preferenze di navigazione.

Concludendo è opportuno essere estremamente chiari con il cliente ed educarlo per fargli comprendere i meccanismi in questione.